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Matera, città UNESCO nota in tutto il mondo per gli storici rioni "Sassi", è un comune di 59.569 abitanti (ISTAT, stima del giugno 2006), capoluogo dell'omonima provincia e seconda città della Basilicata. Matera è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni durante la seconda guerra mondiale.
Il torrente Gravina scorre nella
profonda fossa naturale che delimita i
due antichi rioni della città: "Sasso
Barisano" e "Sasso Caveoso". Sull'altra
sponda c'è la Murgia, protetta dal Parco
Regionale archeologico storico naturale
delle chiese rupestri.
Gli antichi rioni chiamati "Sassi",
assieme con le cisterne ed i sistemi di
raccolta delle acque, sono la
caratteristica peculiare di Matera. Si
tratta di originali ed antichi aggregati
di case scavate nel tufo, a ridosso di
un profondo burrone, la "Gravina".
Alla fine del 1993 l'UNESCO ha
dichiarato i rioni Sassi "Patrimonio
Mondiale dell'Umanità".
È ormai certo che il territorio di
Matera fu abitato ininterrottamente fin
dal paleolitico. In età ellenica la zona
fu sotto l'influsso delle popolazioni
della Magna Grecia, successivamente
accolse fuggiaschi di Metaponto e di
Eraclea (dai quali proviene
probabilmente il nome Met+Era). Le
origini della città risalirebbero al
consolato di Metello (III sec. a.C.),
che la battezzò Metheola. Nel 664 d.C.
Matera passò sotto il dominio longobardo
e venne annessa al ducato di Benevento,
ma in seguito all'invasione dei Franchi
subì gravi devastazioni. Le
testimonianze più importanti risalgono
alla prima fase medievale, ai secoli VII
e VIII che videro lo stabilirsi nelle
numerose grotte comunità monastiche
benedettine e greco-ortodosse. I secoli
IX e X furono caratterizzati da aspre
lotte fra saraceni e bizantini, che
tentarono più volte di impadronirsi
della regione, e gli imperatori
tedeschi, in particolare Ludovico II,
che tentarono di scacciarli distruggendo
però la città. Dopo l'insediamento dei
normanni in Sicilia, nel 1043 Matera fu
retta dal conte Guglielmo Bracci di
Ferro. Nei secoli seguenti, fra
pestilenze e terremoti, Matera passò
anche attraverso una breve fase comunale
per approdare nel XV secolo ai d'Aragona
e attraverso quest'ultimi, ai conti
Tramontano. Nel 1514, però, la
popolazione inferocita dalle ingiustizie
e dalla violenze subite insorse e uccise
il conte Giovanni Carlo Tramontano. Nel
1633, in epoca spagnola, Matera uscì
dalla provincia pugliese di Terra
d'Otranto, di cui fino ad allora era
parte integrante, diventando capoluogo
della Basilicata. Tale titolo le rimase
fino al 1806, quando Giuseppe Bonaparte
trasferì le competenze a Potenza. Nel
1927 la città divenne capoluogo di
provincia. Occorre ricordare che nel
1935 la provincia di Matera ospitò il
confino dello scrittore, medico e
pittore Carlo Levi, il quale, sulla
scorta di quella che divenne
un'esperienza umana profonda, nel 1945
pubblicò il romanzo Cristo si è fermato
a Eboli. Nel 1975, alla sua morte, Levi
venne seppellito per sua volontà ad
Aliano. Il 21 settembre il popolo
materano insorge contro l'oppressione
esercitata dall'occupazione nazista,
dopo che questi demolirono il "palazzo
della milizia" con all'interno 11
persone, tra cui Natale e Francesco
Farina, rispettivamente figlio e padre,
quest'ultimo recatosi nell'edificio
prima della demolizione pagando un
riscatto tentando di far liberare il
figlio. Altre dieci persone trovarono la
morte a seguito dei mitragliamenti
tedeschi in ritirata. Matera fu la prima
città italiana a insorgere contro i
nazisti e per questo insignita della
medaglia d'argento al valor militare.
Nel 1948 nacque la questione dei sassi
di Matera, sollevata da Palmiro
Togliatti prima, e da Alcide De Gasperi
dopo. I Sassi divennero il simbolo
nazionale dell'arretratezza e del
sottosviluppo del meridione d'Italia.
Nel 1952 si giunse allo stanziamento di
fondi per la costruzione di nuovi
quartieri residenziali che svilupparono
la città nuova nella quale confluirono
le 15.000 persone che abitavano le
case-grotta. Di questi nuovi quartieri
quello realizzato dall'INA-Casa,
denominanto Le "Spine Bianche",
rappresenta un opera di grande rilevanza
architettonica di quella corrente
Neorealista del Razionalismo italiano
del secondo dopoguerra. |
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(Questo articolo è rilasciato sotto i termini della
GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto dalla voce di
Wikipedia: "Matera". ) |
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